mercoledì 29 aprile 2009

Onore ai camerati Carlo, Sergio, ed Enrico!

Carlo Borsani è stato un militare italiano che aveva aderito al fascismo, decorato con la medaglia d'oro al valor militare. Seppure grande invalido, venne ucciso il 29 Aprile 1945 dai partigiani al termine della Seconda Guerra Mondiale. Dopo l’8 Settembre, Carlo Borsani si schierò con la Repubbluica Sociale Italiana, divenne presidente dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra e direttore di un nuovo quotidiano, La Repubblica Fascista, una direzione affidatagli direttamente da Mussolini. Il suo ultimo editoriale aveva come titolo «Per incontrarci» ed era rivolto agli antifascisti. Cionostante al termine della Seconda Guerra Mondiale si rifugiò a Milano ma venne barbaramente assassinato a Piazzale Susa da un gruppo partigiano comunista con un colpo alla nuca. Il suo cadavere gettato su un carretto della spazzatura, dopo aver girato le strade della città, giunse all'Obitorio.
Il 13 Marzo 1975 un ragazzo milanese di appena 18 anni viene barbaramente aggredito da esponenti di estrema sinistra dell' "Avanguardia Operaia" armati di chiavi inglesi, mentre è di ritorno alla sua abitazione. Sergio Ramelli, questo il nome del ragazzo, viene portato in ospedale con un' ambulanza e sottoposto ad operazione chirurgica dalla durata di 5 ore. Il decorso post-operatorio di Sergio Ramelli fu caratterizzato da periodi di coma alternati ad altri di lucidità e aggravato da una sopraggiunta broncopolmonite; le complicazioni cerebrali comunque indotte dall’aggressione lasciarono i sanitari dubbiosi sul recupero delle piene funzionalità fisiche di Ramelli, segnatamente l’uso della parola. Tuttavia, la morte sopraggiunse 48 giorni dopo l’aggressione, il 29 Aprile 1975.
Enrico Pedenovi era un consigliere della Provincia di Milano del MSI. Il 29 Aprile 1976 si sarebbe dovuto recare alla commemorazione, prevista nel pomeriggio, di Sergio Ramelli. Alle 7.45 di mattina venne assalito in Viale Lombardia, dove abitava, da un gruppo di uomini armati. A bordo della propria automobile aveva percorso un centinaio di metri verso Piazza Durante, fermandosi ad un distributore di carburante. Un commando di tre uomini, a bordo di una Simca,poi risultata rubata, avevano atteso l'avvocato presso il distributore. Mentre l'uomo era a bordo dell'auto, il commando si avvicinò e aprì il fuoco contro la vettura, uccidendo Pedenovi, per poi fuggire a bordo dell'auto rubata. L'omicidio venne rivendicato dai Comitati Comunisti Rivoluzionari, un'organizzazione paramilitare riconducibile a Prima Linea.



Carlo Borsani Presente!


Sergio Ramelli Presente!


Enrico Pedenovi Presente!