mercoledì 22 aprile 2009

Nuovo attacco del presidente iraniano che denuncia "atti brutali"

A due giorni dalle proteste suscitate con il suo intervento alla conferenza Onu sul razzismo a Ginevra, il leader iraniano Mahmoud Ahmadinejad torna ad attaccare Israele, accusando lo Stato ebraico di "atti brutali" e "pulizia etnica" ai danni del popolo palestinese. Nel corso di una conferenza stampa a Teheran, Ahmadinejad ha ribadito che quello di Israele a Gaza è stato un "genocidio" e che i "criminali" dovranno essere puniti e "dare conto di tutta la loro brutalità". L'Iran, ha aggiunto, ha chiesto all'Interpol l'arresto di 25 "criminali di guerra sionisti". Che devono essere "considerati responsabili per la loro brutalità". A questo proposito, ha aggiunto il presidente, Teheran si aspetta che l'organismo internazionale "assolva i propri obblighi legali". Lunedì, a Ginevra, il presidente iraniano ha accusato Israele di essere un governo razzista, fondato "sul pretesto della sofferenza degli ebrei". Intervento che ha suscitato l'indignazione dell'Europa e degli Stati Uniti, ma che ha raccolto l'applauso delle delegazioni islamiche.