martedì 19 gennaio 2010

L'affaire Di Pietro

E' di questi giorni l'esplodere dell' affaire Di Pietro-Cia per mano dell' stesso ex pubblico ministero. Infatti Antonio Di Pietro si è affrettato a prevenire con delle dichiarazioni un dossier che lo accuserebbe di essere legato alla CIA. Per la verità il dossier per il momento manca della prova provata del collegamento. che in realtà è conosciuta da tanti in quanto è notizia di dominio pubblico.Di Pietro infatti, è legato da anni a Michael Ledeen, attualmente uno dei leader dei neoconservatori americani, importantissimo dirigente della CIA che fu dichiarato dall' Italia persona non grata nel 1984, su richiesta dell' Ammiraglio Martini, capo allora dei Servizi segreti militari italiani per il suo coninvolgimeno in un' azione di depistaggio delle indagini sulla strage di Bologna.Ledeen, più recentemente, avrebbe ospitato Di Pietro in America per un tour di raccolta di fondi presso importanti potentati americani. Ledeen conicidenzialmente è anche colui che tradusse la conversazione telefonica in cui Craxi rispose picche a Reagan nello scontro diplomatico e quasi militare di Sigonella fra Italia ed Usa.
Ci chiediamo quindi
1) come fa la sinistra estrema ad appoggiare un politico cosi intimamente legato all'ala "neo conservative" e guerrafondaia americana?
2)può considerarsi l'azione di Di Pietro, come diretta dalla longa manus americana che vuole per motivi legati al South Steam e quindi alla battaglia energetica, ridimensionare o addirittura far fuori politicamente Berlusconi?
3) perchè il Giornale cosi solerte nel pubblicare elementi non determinanti sul caso, dimentica la prova regina del rapporto Di Pietro Stati Uniti?


La segreteria nazionale