venerdì 5 giugno 2009

Conferenze Stampa, Share: Roberto Fiore batte Pier Ferdinando Casini

Roma, 4 giu (Velino) - Quindici “Conferenze stampa” di 50 minuti su RaiTre in prima serata tra il 27 maggio e il 5 giugno. Due a sera fino a venerdì quando il gran finale sarà riservato al Cavaliere (ore 21). E 15 “Interviste” dei leader su RaiDue - di 20 minuti ciascuna - con l’ultima parola lasciata a Dario Franceschini sempre venerdì alle 22.45. Ecco la “dolce” medicina - a cura di Rai Parlamento – che la commissione di Vigilanza ha deciso di somministrare ai palinsesti di Viale Mazzini e soprattutto ai telespettatori-elettori. Un popolo dell’Auditel che come da tradizione si è dato alla macchia lasciando alle tribune elettorali una manciata di nano-share. Le undici “Conferenze stampa” trasmesse fin qui sulla rete di Paolo Ruffini hanno registrato una media share del 3,29 per cento tenendo sul divano circa 800 mila spettatori di media. Tribune “degradate” che hanno “toccato il fondo” – per dirla con Michele Santoro – e che hanno risollevato un minimo la testa solo il primo giugno quando a rispondere alle domande di Giuliana del Bufalo si è presentato il segretario del Partito Democratico, Dario Franceschini: 6,55 per cento di share e un milione 591 mila spettatori. Certamente qualcosa in più dei “valorosi” 400 mila che (con share dell’1,59 per cento) il 27 maggio hanno visto la “Conferenza stampa” del rappresentante della Valle D’Aosta. Stasera toccherà a Pier Ferdinando Casini e a Roberto Castelli, domani a chiudere il cerchio ci penserà il Cavaliere. Share rasoterra anche su RaiDue con “Le interviste”. Ne sono andate in onda fin qui dodici, media share del 2,76 per cento e circa 500 mila spettatori. Qui la palma del più visto se l’è aggiudicata il primo giugno Antonio Di Pietro (Italia dei Valori): 770 mila spettatori con share del 4,99 per cento. Bene, nello stesso giorno, anche Roberto Fiore (Forza Nuova) che con 779 mila spettatori e share del 3,98 per cento ha messo in riga anche Casini che il 3 giugno ha parlato a soli 546 mila spettatori con share del 2,86 per cento. “L’intervista” più snobbata, invece, quella del 28 maggio (in collegamento) di Roberto Louvin, rappresentante delle Comunità alpine: 1,25 per cento di share con 220 mila spettatori di media. Uno tsunami di propaganda che verrà chiuso nell’ordine da Diliberto, Berlusconi e Franceschini; e che così com’è, appare utile solo a far grossi danni alla politica e alle casse di Viale Mazzini.