lunedì 19 aprile 2010

Forza Nuova si mobilita contro le banche e per i lavoratori

Mentre in Italia, contrariamente alle affermazioni del governo, la crisi si aggrava, l'inflazione e la disoccupazione aumentano, le piccole e medie imprese chiudono a decine e l'agricoltura langue, le uniche istituzioni che continuano a incamerare grassi profitti sono proprio le maggiori responsabili dell'attuale rovina: le banche e le finanziarie speculative. Questa politica in pochi decenni ha portato alla scomparsa della classe media ed alla crescita inquietante di un nuovo vero e proprio sottoproletariato. Il governo che, per bocca del Ministro Tremonti, aveva sotto elezioni, promesso di cominciare finalmente a tassare i profitti bancari, fin'oggi esenti da imposta, grazie al truffaldino sistema di intestazione della proprietà a fondazioni "senza scopo di lucro", non ha fatto nulla di quanto promesso. Anzi grazie allo scudo fiscale ha permesso alla banche di intascare 95 miliardi di euro.FORZA NUOVA, anche alla luce delle recenti note vicende che hanno coinvolto la banca speculativa d'affari internazionale Goldman Sachs, esige la cessazione immedita di ogni attività di investimento del risparmio privato nei circuiti speculativi della finanza derivata non produttiva.FORZA NUOVA richiede la cessazione di tutte le attività usurarie di "credito al consumo" poste in essere da tutte le banche nazionali.FORZA NUOVA propone la nazionalizzazione di tutte le banche ed il loro accorpamento in un unico istituto posto sotto il controllo ferreo e diretto dello Stato;FORZA NUOVA richiede che tale nuovo istituto bancario statale si faccia carico dell'emissione di credito produttivo ai lavoratori, alle imprese, alle famiglie.FORZA NUOVA vuole che l'istituto bancario di Stato finalmente emetta in proprio moneta nazionale di proprietà dello Stato e del popolo e libera da debito.In questo modo l'Italia riacquisterà la sua autonomia e indipendenza finanziaria ed economica e, di conseguenza, politica e potrà rapidamente supero.
SABATO 8 MAGGIO FORZA NUOVA CONTRO BANCHE E GOVERNO