lunedì 3 agosto 2009

L'armadio, la marmellata e il popolo bue

Come molti ancora non sanno, nei diversi paesi dell'Unione Europea, chiunque sia (o pretenda essere) alla guida degli specifici Governi nazionali, in realtà "governa" solo a parole. Questo, per la semplice ragione che i nostri ex Stati sovrani non posseggono più le due principali attribuzioni e prerogative del "Principe": quella, cioè, del "monopolio della forza armata" e quella del "monopolio dell'emissione e del controllo del danaro".

Non bisogna dimenticare, infatti, che, con l'adesione (volontaria o meno) alla N.A.T.O. (Organizzazione del Trattato dell'Atlantico Nord), i nostri Governi nazionali hanno completamente delegato il comando e l'impiego delle loro Forze Armate ad un organismo politico-militare sopranazionale, per giunta politicamente controllato e militarmente disciplinato dagli USA (che, a loro volta, obbediscono agli indicibili ed inconfessabili voleri della Finanza internazionale); mentre con l'adesione al Trattato di Maastricht, del dicembre del 1991, gli stessi Governi hanno semplicemente e volontariamente rinunciato a "battere moneta", affidando il monopolio di quella loro essenziale e peculiare prerogativa, alla Banca Europea (BCE): cioe', ad un semplice "istituto bancario privato", interamente controllato dalla Finanza cosmopolita internazionale.

Inutile meravigliarsi, dunque, se i nostri "governanti" - siano essi di "destra", di "sinistra" o di "centro" - non sono mai in grado di tradurre nella pratica quotidiana i loro stessi programmi politici particolari.

Se quei "programmi", infatti, non corrispondono ai voleri (espliciti e/o occulti) della NATO e della BCE, gli stessi loro "ideatori" e "promotori" rischiano - non solo di non ricevere il loro personale "stipendio" e quello dell'insieme di coloro che compongono le loro strutture di governo (Carabinieri compresi!), ma addirittura - di farsi letteralmente "licenziare" o, semplicemente, "defenestrare" dalla sera alla mattina (Andreotti, Craxi, Kohl, D'Alema, Jospin, ecc. docent!) ed il piu' delle volte, anche con corale o plateale "biasimo popolare" o con obbrobriosa ed infamante "ignominia"

Ma non e' tutto Anche quel loro abbozzo di "governo formale", è semplicemente un imbroglio!

In Europa, infatti, da più di cinquant'anni, all'interno dei diversi, confrontabili e paragonabili regimi della restaurazione democratica, le presunte e formali alternanze al "potere", tra la cosiddetta "destra" (o "centro-destra") e la cosiddetta "sinistra" (o "centro-sinistra") istituzionali, non solo non sono in condizione di soddisfare o di appagare (anche parzialmente) le quotidiane, fondamentali e legittime attese della stragrande maggioranza dei cittadini, ma non riescono nemmeno a risolvere, modificare o correggere le piu' comuni carenze e disfunzioni che normalmente paralizzano e cancrenano il loro stesso sistema.

Peggio ancora: i ciclici e specifici beneficiari pro-tempore di quegli apparenti, a-sostanziali ed incongruenti "avvicendamenti" politici - pur continuando formalmente a teorizzare o vantare la loro particolare volonta' di riforma (ed, in certi casi, perfino di "rivoluzione") e ad alimentare ad hoc, con inimitabile ed incomparabile "faccia tosta" ed insolente ed arrogante sfrontatezza, le principali speranze dei cittadini - fanno del tutto per continuare a mantenere in vita, e volutamente irrisolti, la totalità dei problemi che, dal 1945 ad oggi, impediscono un qualunque eventuale ristabilimento di un qualsiasi tipo di positiva ed efficace relazione tra Stato e Popolo, Governo e gestione della Cosa Pubblica, Istituzioni ufficiali e realtà quotidiana.

Nonostante questo "quadro" non certo idillico della situazione, però, i suddetti temporanei beneficiari di quelle vacue ed inutili "alternanze" - sia dagli scanni del "potere" che da quelli della cosiddetta "opposizione" - riescono, ogni volta, a riscuotere alternativamente la fiducia di questa o quella fetta dell'opinione pubblica dei nostri paesi ed, ugualmente, a farsi eleggere nelle liste dei loro schieramenti politici (quello cosiddetto di "destra" o di "centro-destra" e quello di "sinistra" o di "centro-sinistra"), formalmente antagonisti.

Come mai, direte voi?

Principalmente - ritengo io - a causa della particolare forma e sostanza che assume in pratica, agli occhi dell'uomo della strada, il tanto aborrito e deprecato (ma, purtroppo, ancora ammesso e votato) sistema democratico rappresentativo. Un sistema che - oltre a favorire istituzionalmente l'ignoranza politica delle popolazioni che pretende amministrare, l'esclusione o l'apartheid sistematica delle masse dal dibattito pubblico e l'individualismo/egoismo forsennato dei cittadini - gioca soprattutto sulla "memoria corta" degli elettori e la loro naturale "apatia" (e qualche volta, addiritura antipatia), per tutto cio' che è normalmente attinente o conseguente agli "Affari pubblici" o al "Governo delle genti".

L'homo politicus, infatti, non esiste affatto in natura o è semplicemente un'eccezionalita' antropologica. In altre parole, e' una figura ipotetica soggettivamente inventata e volgarizzata dalle scienze sociali ed arbitrariamente partorita dall'elucubrazione accademica dei nostri politologi, mentre invece l'uomo reale - colui, cioe', che lavora, accetta di sottomettersi alle leggi comuni, paga le tasse e cerca in qualche modo di sbarcare il suo "lunario" personale e/o familiare - in linea di massima, si rassegna quasi sempre ad interessarsi attivamente di politica, solo quando - frugando con angoscia o disperazione all'interno del suo portamonete - si accorge improvvisamente che gli mancano irrimediabilmente i soldi per tentare di continuare a vivere degnamente e decorosamente.

Vediamo, ora, nei dettagli, come funziona, in pratica, il suddetto "sistema/imbroglio" politico-isituzionale.

Per semplificare e meglio permettere al lettore di iniziarsi ai cervellotici ed arcani meandri di quell'astruso e furbesco "meccanismo" di accaparramento formale (e per conto terzi) della "Cosa Pubblica" che definiamo le "elezioni politiche o legislative", diciamo che - come nel copione di un caricaturale e grottesco teatrino dei burattini - pur cambiando, di volta in volta, il nome degli specifici ed addomesticati "interpreti", lo "scenario", la "trama" ed il "ruolo" dei principali "attori" di quell'inconfessabile e lamentevole farsa pubblica che chiamiamo "democrazia", restano sempre ed invariabilmente gli stessi.

In altri termini, c'è un "armadio" che rappresenta figurativamente la classica ed ufficiale "scalata al potere" di ogni regime democratico.

In cima al medesimo armadio, c'è un "barattolo di marmellata" che rappresenta lo scopo effettivo di quella "scalata": cioè, la possibilita' reale di riempirsi concretamente le tasche, purché si mantenga lo status quo istituzionale del paese e si eseguano alla lettera i "consigli", le ordinanze o le disposizioni della NATO e/o della BCE: cioe', della Finanza internazionale.

Di rimpetto all'armadio in questione, ci sono i "concorrenti" convenuti ed autorizzati per quella "scalata": cioè, la cosiddetta "destra" (o "centro-destra") e la cosiddetta "sinistra" (o "centro-sinistra") di regime. Formazioni che tentano disperatamente - ognuna per suo conto e ciascuna nella speranza di affermarsi a discapito dell'altra - di arrampicarsi fin sulla cima del "mobile" in questione, per potere effettivamente scalare quell'ostacolo ed impadronirsi, a loro personale vantaggio, dell'ambito e succulento "bottino".

In fine, ai piedi del suddetto "armadio", a "quattro zampe" o in posizione "pecorina", c'e' il "popolo bue" delle nostre società: cioè, coloro che - come abbiamo visto - lavorano, accettano di sottomettersi alle leggi comuni, pagano le tasse e cercano in qualche modo di sbarcare il loro "lunario" personale e/o familiare e che, sempre figurativamente, rappresentano l'indispensabile "sgabello", senza il quale, i suddetti "candidati" alla sopraindicata "ascesa", non potrebbero in nessun modo legittimamente inerpicarsi sugli spalti di quel particolare "stipo" e, di conseguenza, impadronirsi del gia' citato e sempre piu' bramato "barattolo di marmellata".

Ora, che sia la cosiddetta "destra" (o "centro-destra") o la cosiddetta "sinistra" (o "centro-sinistra") a governare (cioè: a tenersi bene in piedi sulla schiena del "popolo bue" a quattro zampe, con il loro corpo politico bene incollato all'"armadio" e le avide manine bene inzuppate nella "marmellata""), il risultato non cambia.

Come possiamo facilmente desumerlo, lo scopo della cosiddetta "destra" (o "centro-destra") e della cosiddetta "sinistra" (o "centro-sinistra") istituzionali, è semplicemente quello di "fare i propri affari", sfruttando naturalmente l'ingenuità e la proverbiale credulità del suddetto "popolo bue". In particolare, facendo in modo che quest'ultimo - dopo essersi fatto opportunamente "ammagliare" dalle loro allettanti e lusinghevoli "promesse" - accetti momentaneamente e volontariamente di trasformarsi in funzionale e strumentale "sgabello" della loro specifica e partigiana "scalata".

Come fare, però, ogni volta, per continuare a convincerlo a giocare supinamente quello specifico e degradante "ruolo", pur avendolo invariabilmente e sistematicamente gabbato e beffato da quando e' stato istituito quel genere di "sistema/imbroglio"?

E' facile, poiché è qui che entra in ballo, quella che normalmente definiamo la "campagna elettorale": che altro non è che una normale "operazione di marketing promozionale" o, se preferite, una classica e periodica "corsa alle sedie" tra i principali ed inveterati "ladri di marmellata" del paese.

Se è la "destra" (o "centro-destra") che in quel momento detiene le redini del governo, sarà la "sinistra" (o "centro-sinistra"), a colpi di miliardi in pubblicita', a tenere all'incirca - spurgato da ogni tipo di retorica politica - questo genere di linguaggio: "Popolo bue" scemo! Ma non vedi che coloro che stai indegnamente e penosamente sorreggendo sulle tue spalle, si stanno - a tua insaputa - semplicemente divorando tutta la tua "marmellata"? Quando la smetterai di farti turlupinare gratuitamente? Quando cesserai di farti volontariamente ed impunemente sottrarre cio' che legalmente e costituzionalmente ti appartiene? Noi dell'opposizione di "sinistra" (o di "centro-sinistra") siamo gli unici che possiamo veramente fare i tuoi interessi. Ecco, dunque, la nostra proposta: se accetterai di disarcionare i nostri avversari ed, al loro posto, farai salire noi sul tuo "groppone", noi ti garantiamo che - una volta impadronitici del "barattolo di marmellata" - cercheremo di farti partecipare al nostro personale "banchetto". Vota per noi, dunque, e non te ne pentirai!

Naturalmente, se fosse la "sinistra" (o "centro-sinistra") a "governare", lo stesso linguaggio sarebbe certamente ed invariabilmente tenuto dalla "destra" (o "centro-destra"); ed ancora, dalla "sinistra" (o "centro sinistra"), qualora fosse di nuovo la "destra" (o "centro destra") a "governare" e, cosi' via.

In ogni caso, toccato nel suo "amor proprio" e confrontato alla sua diretta o indiretta "responsabilita'" da quel particolare tipo di linguaggio, che fa, dunque, il "popolo bue"?

Non avendo nient'altro da perdere che ciò che ha gia perduto ed essendo praticamente costretto a scegliere tra chi, in definitiva, lo ha "fregato" fino ad oggi e chi invece, forse, incomincerà a "fregarlo" solo a partire da domani (cioè, tra chi, in quel momento, gli sta effettivamente trangugiando tutta la sua "marmellata" e chi, invece, gli lascia sperare che, una volta al "potere", farà del suo meglio per tentare di riservargliene, magari, qualche cucchiaino) - il "popolo bue" si lascia quasi sempre convincere dagli "oppositori" di servizio ed accetta di fare il suo ciclico e tradizionale "salto della quaglia". Accetta, cioè, di scrollarsi di dosso coloro che, fino a quel momento, ha sopportato sulle sue "spalle" e lascia speranzosamente e pigramente "salire", al loro posto, i nuovi "aspiranti scalatori": coloro, cioè, che - nel corso dell'ultima campagna elettorale - gli hanno comunque fatto balenare la possibilità di potergli in qualche modo ridurre l'annoso e prolungato "digiuno".

Sbalzati di sella gli ex governanti e spianate perfettamente le sue capienti e pazienti "scapole" ai nuovi "predatori di marmellata", l'ingenuo "popolo bue" apre la bocca ed incomincia vanamente ad attendere la tanto agognata ed, in mente sua, senz'altro "meritata ricompensa" che, naturalmente, mai arriverà!

Come i precedenti "locatari gratuiti" del suo indispensabile "dorso", infatti, anche i nuovi "inquilini/squatters" della sua schiena - dopo avergli inizialmente, e senz'altro a malincuore, somministrato qualche modesta e calibrata "presina di marmellata" - incominciano a fare la seguente riflessione: visto che il "popolo bue" è così citrullo e sprovveduto da accettare di farci gratuitamente da "sgabello" per permetterci di andare a rubare la sua marmellata, per quale ragione dovremmo dargliene anche una minima parte?

Spinti, dunque, dal naturale richiamo di ogni umano egoismo e dal classico riflesso di qualunque "politicante di professione" che si rispetti, anche i nuovi usurpatori del suddetto "barattolo di marmellata" interromperanno ben presto ogni successiva o ulteriore "elargizione"!

Ed il gioco è fatto: il "teatrino democratico" - di cinque anni in cinque anni - è di nuovo pronto a ricominciare le sue monotone, ingannevoli ed ipocrite "rappresentazioni". Ogni volta, secondo lo stesso, identico, "copione": nuove elezioni, nuove promesse, nuove "alternanze" e nuove "fregature"!

Pensierino della sera: "Popolo bue", quando la smetterai di accettare supinamente di giocare il ruolo dello "sgabello" per le altrui menzognere e fraudolente "scalate"? Quando cesserai di farti invariabilmente ingannare e sistematicamente depredare dai soliti noti "ladri di marmellata"? Quando capirai che per potere direttamente disporre della tua "confettura", sarebbe semplicemente sufficiente avere la volonta' di porsi di nuovo nella naturale ed eretta posizione che si addice normalmente ad ogni ordinario "homo sapiens-sapiens", ed allungare la mano?

Fonti:http://www.ordinefuturo.info/politica/144-larmadio-la-marmellata-e-il-popolo-bue